Thursday, March 28, 2013
SIAMO SERI, PER FAVORE
Siamo seri, per favore
Ogni tanto fa bene.
Essere seri, intendo.
Capisco il voler prendere tutto con fatalità e leggerezza, indole sublime e incosciente di animi giovani nel cuore, ma il momento è degno,
nostro malgrado, della massima attenzione.
Putroppo non abbiamo, noi singoli, nessuna voce in capitolo. L'abbiamo delegata a clown, veri o fancenti funzione, che nulla possono, per molte
ragioni, per arginare il disastro.
Incompetenza, presunzione, disonestà, lotte più o meno palesi. Si potrebbe continuare all'infinito.
Eppure eppure qualche piccolo sprazzo di vera umanità, di sincera apprensione e volontà di adoperarsi, sul serio, per un comune benessere,
è stata notata, recentemente.
Sta già dando troppo fastidio per poter durare, ma forse, mentre le solite orde sono distratte ad eliminarsi a vicenda, qualcosa potrebbe succedere.
Di bello
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Wedensday, March 27, 2013
SIAMO SENZA FIATO
Senza fiato
Perenne stato di fiato sospeso. Gli ultimi mesi/anni ci hanno abituato ad un inesorabile processo di rattrappimento, anche fisico, nonchè umorale.
Come un eterno mal di stomaco. Eppure oggi ho inciampato in una frase, illuminante: la speranza è un dovere. Un dovere, non un ridicolo e illusorio
mezzuccio di sopravvivenza, sempre criticata dai pessimisti nullafacenti più incalliti. Queste persone sono le uniche che godono
apertamente di tutto il malessere che ci circonda. Ci hanno sepolto con i loro l'avevo detto, non illudiamoci, bisogna tenere i piedi per terra e
mentre ci spalavano addosso quintalate di terra e malumore si rispecchiavano nella loro arrogante superiorità. Concediamoci ancora questi pochi
giorni di quaresima per piangerci addosso, ma poi riprendiamoci i nostri diritti/doveri nell essere felici, o se non proprio felici, fiduciosi, in noi.
C'è chi dice che siamo bellissimi, ci chiama persino Creature di Dio.
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Tuesday, March 26, 2013
26 29 MARZO, BUON COMPLEANNO!
1925, l'anno è certo.
Il luogo più o meno pure, cioè la Bassa Padana.
Ma il giorno è da collocarsi tra il 26 e 29 di Marzo, dato che in quei momenti, in quei luoghi, la registrazione di un nuovo nato era
l' ultimo dei pensieri.
Madoi ne era felicissimo. Amava moltissimo le feste ed avere un long lasting birthday da festeggiare lo trasformava in un bambino seduto davanti al
camino ad aspettare Babbo Natale.
Il tutto iniziava una decina di giorni prima con un count down promosso al massimo e l'organizzazione dei festeggiamenti coinvolgeva un team di
volontari molto compresi nel loro ruolo. Alla fine il tutto durava circa una settimana sino allo sfinimento dei partecipanti.
Agli inizi di Aprile restava un Madoi soddisfatto, certo, ma preoccupato dalla mancanza a breve termine di altri motivi validi o istituzionali per
festeggiare.
Nel Luglio del 1974, per esempio, in mancanza di altre motivazioni, si inventò e realizzò un matrimonio. Bellissimo.
(Nell'immagine, autoritratto di Madoi, circa 1943, aveva 18 anni. Not bad)
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Monday, March 25, 2013
BUONA SETTIMANA. SANTA
Buona settimana.
E che santa sia, se possibile. Che rappresenti un confine, tra buio e luce, in tutti i sensi.
Se facciamo mente locale, oltre a essere Primavera, cioè un restart emotivo, biologico e naturale, parte con oggi una settimana in cui, un paio di
millenni orsono, secondo le Sacre Scritture per chi crede, oppure leggenda, per "chi crede di non credere", tutto il possibile successe, in un
arco temporale di pochi giorni.
La morale è che ogni evento, accadimento, anche molto molto importante, imprevedibile, al di là di ogni umana speranza, sia nel bene che nel
male, può verificarsi a sorpresa. E ti chiedi come è potuto accadere, da dove ha avuto inizio, come è potuto succedere.
Se nel male, ci stiamo lavorando indefessamente da qualche millennio, se nel bene, potremmo chiamarlo miracolo.
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Friday, March 22, 2013
MESSO IN UN ANGOLO
In un angolo, in una stanza vuota.E una porta sghemba che potrebbe rappresentare una via di fuga verso un futuro forse migliore, comunque diverso,
nel bene e nel male. E quegli occhi sbarrati sull'assurdità della situazione. Madoi vedeva cosė nel 1968 lo smarrimento di un bambino in un
brefotrofio. Oggi noi vediamo cosė tutti noi. Ma dove cavolo è finito tutto il nostro ottimismo, il nostro vedere oltre, con gli occhi dritti
paralleli, ma sopra, a tutte le nefandezze che ci circondano, quasi a volerle ignorare.
Non vi vedo, non esistete.
E il ridicolo è che noi saremmo capaci, capicissimi di rifarcela.
Basta che non si affannino ad "aiutarci", a confonderci con vecchie e nuove imposizioni" per il nostro bene".
Ci lascino solo stare, vivere un momento.
Liberi, veramente, di decidere.
Il problema però è che quando decidiamo combiniamo solo disastri.
Perchè anche se liberi perchè tecnicamente è così proprio non lo siamo. Ancora.
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Thursday, March 21, 2013
PRIMAVERA? VERO.MA DI QUARESIMA
La voglia di Primavera è assoluta, indiscutibile. Un poco di azzurro, qualche fiore in embrione, un lifting di emozioni, di riapertura. Accenni
forti, miracoli quasi, di un evento appena accaduto e sorprendentemente felice, foriero di speranza e rinnovamento. Sarebbe semplice farsi trasportare da
questo mood così auspicato. Possiamo? Non so, non so proprio. Rinchiusi ancora nelle nostre paure, di azzurro vediamo solo quel bagliore che abbiamo
negli occhi, come lo squarcio di serenità mista a sofferenza di questa immagine di donna/Madonna che ha già visto tutto e più di tutto,
quindi,ormai, non teme più nulla. Ci fermiamo qui, magari domani andrà meglio. Dovremmo urgentemente rispolverare, rivestire, riabilitare il
concetto di speranza.
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Thuesday, March 19, 2013
COME OGGI, 19 MARZO, MA DEL 1976
Erano passati solo pochi giorni, dal 13 Marzo, nel 1976. Ma tutto doveva procedere, come programmato.
Volenti (poco) o nolenti.
E così è stato. L'impegno di Madoi di esporre a Ferrara, al Palazzo dei Diamanti doveva venire onorato.
Che parolone per uno sforzo che sarebbe ricaduto solo sulle nostre spalle, di donne/ragazze improvvisamente sole.
Ma avevamo già imparato a non tirarci indietro, così mostra fu. Bellissima, peraltro.
Siamo passate da fiori a fiori, nel senso più triste del termine. Fiori di funerale prima e fiori di welcome, inaugurazione e, ovviamente, di
condoglianze, poi.
Ma ricordo che tutto venne vissuto "bene", gioiosamente oserei dire, spinto da uno "strano vento di primavera imminente"
dicevano tutti " strano alito sul collo" abbiamo subito pensato noi.
E quello era, uno sprone al fare che non ci ha mai lasciato, o meglio, che abbiamo dovuto riprendere nostro malgrado e che ancora ci fa filare. Per
vendicarci guardate la cover del Catalogo della Mostra che avevamo scelto, allora, nel 1976 (uno dei disegni esposti ndr) . Indomite donne, irriverenti
e figlie di tanto padre.
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Monday, March 18, 2013
MADOI AVEVA FEDE?
Guardate questa immagine.
Secondo voi chi arriva ad esprimere in una immagine tutto questo pathos, un misto di cosciente incredulità, compassione, dolore oltre la rabbia,
può non credere? Per lo meno che esista un "oltre". Abbiamo sempre pensato che Madoi si impossessasse da laico di absidi,
pareti intere diChiese perchè comunque in quegli ambienti gli spazi a disposizione non erano certo ridotti, anzi. Quindi soddisfassero la sua
necessità di andare oltre i confini di una tela. Curioso anche che i suoi maggiori supporters fossero persone di Chiesa.
Non dico "preti", anche se lo erano. Persone, straordinarie, che lo hanno accompagnato nei suoi maggiori progetti, con cui si confrontava,
discuteva per notti intere, abbatteva muri di reciproca iniziale incomprensione per arrivare ad una laicità sempre più messa in discussione,
ammorbidita dalle pacate riflessioni dei suoi umili e grandi interlocutori. Questa immagine, questo volto di un Cristo riconosciuto, è
il risultato finale di mesi di tentativi, di rabbia esplosiva perchè non usciva, non usciva, non gli si voleva presentare. Dopo un gran pugno
sull'ennesimo tentativo fallito, cancellato e graffiato con un punteruolo, finalmente arrivò quello che vedete qui, dipinto in pochi minuti,
con una mano ingessata e il pennello trattenutodalle bende. Ora questa figura rappresenta l'IO, immenso, al vertice di una spirale di umane bassezze,
là in alto ad una abside di una chiesa umile e di periferia, e inserita in una visione di reimpostata ultima cena, dove gli apostoli siamo tutti
noi con le nostre debolezze, paure e qualche volta, speranze.
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Friday, March 15, 2013
DUBBIO
Un dubbio ci insegue da molto tempo.
Sarà, saranno, orgogliosi, contenti, emozionati, fieri e non ultimo influenzeranno positivamente con il loro sovranaturale sapere metafisico
gli eventi a breve medio termine di questa nostra missione?
Boh.
Non capiamo, veramente non capiamo.
Anzi, ci pervade il dubbio di cui sopra.
Cioè che non apprezzino, che non vogliano, che non permettano.
Ci portano a desistere?
Mai.
Approfondiremo.
E, nell'attesa, noi proseguiamo.
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Wedensday, March 13, 2013
13 MARZO
13 Marzo. Il giorno di Madoi. Lo è stato nel 1976, ogni anno, lo sarà sempre in futuro. Sempre un giorno speciale, ci scuote, vivifica,
risveglia, come una primavera privata, ci sgrida. Ci richiama agli impegni quotidiani, promessi tra le lacrime, e spesso, non mantenuti. Sembrerebbe
ipocrisia temporale, se fossimo certe che non è così. È' sopraffazione da eventi esterni, avevo scritto "eterni", freud
ian lap. Eppure in tanto turmoil molto moltissimo è stato compiuto, ne siamo fiere, orgogliose. Qualcuno, alla fine, raccoglierà. E non
guardarcicosė.
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