Thursday, July 18, 2019
Fondazione su Second Life

BACK TO SQUARE ONE
Tornare dove tutto è cominciato. O quasi. Tornare al 1964, inverno, primavera e poi estate, inaugurazione di questo affresco, a Sesta, nella Chiesa e poi una corsa sino al 1976, altro inverno. Poi nulla o quasi. Silenzio, rimozione, vita che prende altre strade, diverse, dove Madoi doveva essere solo un cognome, seppur celebre e ingombrante ma portato lontano da quei luoghi vissuti per un breve ma molto intenso periodo. Ma l'impronta lasciata da Madoi in quei luoghi è rimasta forte, ricordo sempre presente, sempre intenso, emotivamente accudito dalle persone che però fisicamente si rapportavano con la realtà di un lascito che man mano, anno dopo anno " e ne sono passati tanti " e malgrado le cure estemporanee di emergenze, vedevano scomparire, sgretolarsi giorno per giorno. Sembra che tutto questo sia per finire. Nel senso di ricominciare, nel senso di terminare finalmente un restauro di pensiero, prima che di tutto il resto, di ricordo, di orgoglio di appartenenza, di anima e di mente. Il tutto in partecipato accompagnamento ad un restauro vero e prezioso, tecnico, puntiglioso, prendendo spunti dalla vita che Madoi ha vissuto, ha distrutto, e ne ha abusato, quasi a volerla gettar via perché sentiva che aveva altro da fare, in quell'altra vita, magnifica, libera, piena di muri bianchi da dipingere all&Apos;infinito. Wow!

Back to where it all started. Almost. Let's go back to 1964, winter, spring and then summer, till to the day of the unveilment of this fresco, in Sesta, in the Church and then a race until 1976, another winter. Then nothing or almost nothing. Silence, removal, life that takes other roads, different ones, where Madoi had to be only a surname, sort of celeb name, cumbersome but removed from those places lived for a short but very intense period. The imprint left by Madoi in those places, however, seemed to be indelible, present, intense, emotionally cared for by the people who physically related to the reality of a legacy that gradually, year after year ­ and many have passed ­ and despite the impromptu emergencies, was disappearing , crumbling day by day. It seems that all this is ending. In the sense of a starck and proud start over, in a restoration of thought, before everything else, of remembrance, of pride of belonging, of soul and mind. All of this as essential element of a real, precious, technical, meticulous restoration, taking cues from Madoi's life, his abused life, as if to throw it away because he sensed he had other things to do, in that other next life , a magnificent, free one, with limitless white walls to paint endlessly. Wow!