Monday, May 27, 2013
Fondazione su Second Life

MOON DAY, MONDAY
Moon day, Monday,
Giorno della Luna, Lunedì
Odiato coralmente solo perché riapre la scatola dei problemi che ci attendono inesorabili all'inizio di una settimana, è invece sempre stato per Madoi un giorno bellissimo.
Sono d'accordo.
Potrebbe avere, nel nostro ­ anche se non vostro ­ immaginario, le sembianze di questa aristocratica Signora, dal volto appena delineato e dalla pelle bianca, come la Luna appunto. E come la Luna ha il fascino del mistero.
Anche il Lunedì ha la sua dose di mistero. Speranze, desideri, problemi, soluzioni di problemi, o angosce che speriamo di sostituire con sospiri di sollievo, dal Lunedì tutto viene rimesso in gioco. Nuove carte, nuovo giro. Illusione di avere tutto sotto controllo perch&eacuto;, comunque, i passati Lunedì, vecchi ormai di mesi, anche di anni, non avevano comunque rivoluzionato né in bene né in male, il nostro viaggio della vita. Ma basta un niente per scoprire, da questo Lunedì, possibilità, gioie inaspettate, oppure di stravolgimento di certezze, annullamento di cose date per scontate, e farti tornare indietro, a ritrovare quell'umiltà necessaria per poi ricominciare a sperare che il prossimo Lunedì sia quello giusto, il Lunedì che stai aspettando.

Moon day, Monday
An unanimously detested day, as it opens the box of problems we always find at the week doorstep, Monday has always been a beautiful day in Madoi's personal rating. I agree with him. This Moon day, aka Monday, could have the guise of this noble Lady, with her undefined and enigmatic adorable face and with the whiter possible skin, open to all kind of interpretation, so like the Moon. And like the Moon, Monday has its good deal of mistery. Hope, wishes, problems, solution of problems, anguish that we dream to convert in sighs of relief, from Monday on anything is on play again. New cards, new round, with the illusion that we are in command of our life as all the past Mondays, lived for months and may be years, didnt drastically change ,for best or worst, our life voyage. But it takes nothing to realize that this very Monday is full of possibilities, of unexpected joys, or of a twist of our certainties, and you feel that the game is over and you are back to square one again, and you need all your strenght and humility to start anew, playing new cards hoping that next Monday will be the right one, the one you are waiting for.

Friday, May 24, 2013
Fondazione su Second Life

L'ARTE DEL FARE SENZA
L'arte del fare senza.
Una necessità e/o una filosofia di vita, per sfatare la popolare interpretazione di un buon vivere solo se supportato da possibilità economiche. Può il denaro, la vile moneta, non essere l'unico oggetto di scambio con un confortevole ­ o accettabile ­ modo di vivere?
Questo omino qui accanto ne è stato illustre testimonial. Un'osteria dell'Oltretorrente, la Rive Gauche di Parma, era di fatto il suo domicilio diurno. Madoi ci andava spesso, in quella sua lunga trasferta a Parma all'inizio degli anni '60. Quei luoghi erano per lui una fonte inesauribile di materiale umano da riversare nei suoi dipinti e con quell'omino aveva un rapporto particolare, fatto di attenzione, di silenzi, di ascolto di monologhi infiniti in un dialetto strettissimo e di utilizzo della sua immagine. Un baratto, a tutti gli effetti.
Spirito innato di sopravvivenza mercantile, forse uno dei primi esempi di concessione/vendita di immagine, barattava i disegni, gli schizzi fatti al momento, che Madoi lasciava distrattamente o volutamente sul tavolo, e che divenivano, quasi da subito, preziosa merce di scambio per il suo sostentamento dei giorni seguenti, sino alla prossima visita.

The art of living penniless
A philosophic way of life, against the common interpretation that money, that filthy lucre, might not be the only way to have access to a comfortable ­ or acceptable ­ way of living. The little man you see here has been a glorious testimonial of this theory. He was practically a permanent guest in one of the inn located "Oltretorrente", the "Rive Gauche" of Parma, living on offered bread/cheese/wine. Madoi loved to be there, during his four­years vacation in Parma, early in the 60's, as that place was a fantastic source of inspiration for his painting and he had a strong feeling with this little man, with an approach dense of attention, silence, caring, hours and hours spent of listening to his endless soliloquy while sketching him, a sort of unwritten agreement for swapping his image with some more prosaic goods. A real trade. This man had an innate skill in surviving, one of the first example of the modern trade habit of selling one's image, as some of the drawings and sketches that Madoi "had to forget" on the table, would have become, just minutes away from Madoi's leaving the place, precious goods to exchange for his living in the next days, till the next visit.

Monday, May 20, 2013
Fondazione su Second Life

MYSTIC MADOI
Mystic Madoi.
Questo Angelo, se di Angelo si tratta, scappato dalla mano di Madoi nel 1969, si era perso per essere poi ritrovato ­ purtroppo non in originale ­ solo nella catalogazione e nel riordino dell'archivio FIWM. L'abbiamo riscoperto solo sotto forma di manifesto, in poche e preziose copie, nel senso che l'immagine venne utilizzata come cover di un Evento verso la fine degli anni '70. Madoi non c'era già più, e con lui se ne è andata la possibilità di ritrovarlo. Perchè ci manca. Nonostante abbiamo fatto nostra la sua immagine, ora icona per il nostro logo, riprodotta all'infinito in mille versioni, rappresenta soprattutto una mistica figura di riferimento per ogni nostro sospiro, desiderio, sogno, o forse anche come Console di un regno perduto, per tutte le domande, richieste di dettagli, incoraggiamenti, questue e quant'altro che vorremmo rivolgere a Madoi... questo Angelo ci manca. Accontentiamoci di guardarlo, di intuire in quegli occhi infiniti il mystic mood di Madoi, una specie di stato di grazia e benevolenza verso il creato intero e sperare che forse, forse, in quei momenti stava pensando alle sue bambine.

This Angel, if an Angel is, flown away from Madoi's hands in 1969, got lost for a long time and reappeared, unfortunately not in his original version, amongst the bulk of documents scrutinized for the FIWM Archive. We have found him impressed in a poster, in few and precious copies, as this image has been the cover of an Event at the end of 70's. Madoi was no more with us, and with him the possibility to trace the original one. We miss this lovely face, this Angel, our Angel. Though he is always with us, the icon of our logo, reproduced in thousands of versions, he is our mystic reference for our sighs, wishes, dreams, like a Consul of a lost Kingdom, for all our doubts, source of information, consolation words, pleas and a lot more, that we would like to address to Madoi...we miss this Angel. Let's be content with what we have, in sensing this mystic mood of Madoi lost in those infinite eyes ­ in hat we believe was a sort of state of grace and benevolence towards the whole of creation, hoping that ­ may be , may be, in those instants he was thinking of his baby daughters.

Thursday, May 16, 2013
Fondazione su Second Life

GOOD MORNING
Good morning. Buongiorno.
Un augurio che Madoi ha usato pochissimo, data la limitata temporaneità del termine in se stesso. Prima di continuare, questo mazzo di fiori vivaci non c'entra niente con questo post. Solo non trovavo qualcosa di decentemente neutro e vivace tra le opere Madoiane. Ritornando ai Buongiorno, ne ricordo uno, augurato da me, uscendo di casa, giovane ventenne piena di fervore operativo, verso le 8 di un mattino aprendo la porta per andare &ahy; orrore ­ al lavoro.Mi sono trovata davanti un Madoi che non vedevo da circa una settimana, indubbiamente passata a dipingere 24/24, con il dito sul campanello perché ovviamente aveva perso le chiavi e non proprio nel pieno delle sue facoltà. Ma le ha immediatamente ritrovate per farmi conoscere la sua opinione sul fatto che io ­ una Madoi ­ vestita come una cretina ­ mi stessi recando presso terzi ­ ad un'ora assurda ' per sprecare il mio talento (talento ?) e a perdere tempo prezioso in una multinazionale vi­risparmio­altro. Talento a parte ­ che quando non c'è difficilmente si può inventare ­ ma anche semplicemente Sogno o Passione. Si è portati a rinnegarli, a non perseguirli, per una serie di motivi, tra i quali quello di non deludere, di compiacere la famiglia, le aspettative di altri o, semplicemente per necessità. Madoi ha sempre e solo portato avanti il suo progetto di vita, nel bene e nel male. Non è una vita facile, ci vuole coraggio e molto egoismo, ma, anche in caso di fallimento, si sarà comunque sempre vinto, avendoci provato.

Good Morning. A greeting Madoi was not so used to use, due to the limited time of its meaning. By the way, this bright bunch of flowers has nothing to do with this post. I simply couldnt find something light amongst Madoi's paintings. Going back to "Good Morning", I recall the one I said, on my way out from the family house, as a young and proud business executive, round 8 in the morning, opening the door and rushing ­ horror ­ to work. I crashed in Madoi, whom I had not seen for a week, spent on painting/living 24/24, for sure, with his finger on the doorbell having lost his keys and not exactly in full command of his faculties. But he recovered immediately to let me know his opinion on the fact that he considered " immoral that his daughter, a pure Madoi's breed, dressed like an idiot, was giving away her precious time, her talent (talent?), at an absurd time of the day, in favour of an obscene multinational company"...and I spare you the rest. Apart from Talent, as in its absence it cant be invented, there are Dreams and Passions. One is keen to deny them, to fail to pursue them for a variety of reasons, for not disappointing and/or to accomodate the family's or others' expectations, or simply for economic needs. Madoi has always and only carried on with his personal and private life project. It was not an easy life, as you need a lot of courage and tons of selfish and a sort of pragmatic attitude in putting your art/dream/passion above everything/everybody else in your life, keeping in mind that, in case of failure, you had won nonetheless, just having trying it..

Wednesday, May 15, 2013
Fondazione su Second Life

LIDA
Lida.
Pur non avendola conosciuta, sappiamo che questo è ­ e speriamo lo sia ancora ­ il suo vero nome.
Di certo è stata una tra le protagoniste più ammirate di Le Donne di Madoi, una mostra di 50 ritratti di signore che ­ in uno spazio temporale di 50 anni, cioè una per ogni anno di vita di Madoi ­ sono state attrici nel vissuto di Madoi.
In questa mostra del 2006, inserita nelle celebrazioni per il 30esimo anniversario di Madoi, hanno sfilato infatti 50 bellissime, tra il sacro e il profano: dalla madre di Madoi ad un poetico e sconvolgente nudo, dalle figlie bambine alla rock star più discussa, dalla donna della sua vita, Isabella, alla modella della sua vita, Christine.

Lida
Though we never met her, we know that Lida was ­ and we hope it still is ­ her name.
For sure, she has been one of the more admired stars in "Le Donne di Madoi", an Exhibition of 50 portraits of Ladies who, over 50 years ­ that is one for each year of his life ­ have been actresses in the living comedy of Madoi. In this Event, one of the many appointments in 2006, year of the 30th Anniversary of Madoi, 50 Beauties played their leading ­ though different ­ role, in a ping­pong of interpretations: from Madoi's mother to a poetic and shocking faceless nude lady, from his baby daugthers to the 60's and damned rockstar, from the lady of his life, Isabella to the model of his life, Christine, and so on.

Monday, May 13, 2013
Fondazione su Second Life

UN AMORE DI PICCOLO QUADRO
Un amore di piccolo quadro, una storia lunga 53 anni. Questo insolito dipinto, un'esplosione di fiori estivi, quasi buttati su un pezzo di legno di strana origine, ci è stato recentemente sottoposto per autentica da un Collezionista che lo aveva riscoperto da poco, rintanato nei meandri delle sue memorie di famiglia. Nel vedere, o forse rivedere, questo piccolo gioiello dipinto su una tavola di legno di fortuna, abbiamo vissuto quella magica sensazione che chiamano luccicanza, cioè siamo tornate, in un flash e solo toccandolo, in un luogo conosciuto e vissuto, intorno a noi voci e risate, come catapultate indietro, in un nostro privato apparentemente lontanissimo, ma sempre vivo nella nostra memoria.
Uno strano e toccante momento.

A lovely little picture, a story which lasted 53 years. This unusual painting, a bunch of fresh cut summer flowers, almost thrown on a piece of wood of strange and undefined origin, has been recently submitted for an authentication by a Collector who had recently found it amongst his family memories.
On seeing ­ may be for the first time ­ this little jewel painted on a straw wooden table, we sensed that magic sensation called "luccicanza ": we were actually back ­ in a flash and just by touching it ­ in a familiar place, full of loved voices and bursts of laughter, reliving a moment apparently so far away, though so vivid in our memories. Strange and beautiful sensation.

Thursday, May 9, 2013
Fondazione su Second Life

ALLA CORTE DI MADOI
Alla corte di Madoi. Ci sembra di non esserci mai allontanate, sia che lui ci fosse e, ancor di più, in sua assenza. Oltre a noi, la Corte era formata da molti followers ­ oggi si chiamerebbero così, ma reali e sempre fisicamente presenti ­ dalle provenienze più disparate, a seconda delle circostanze, cioè le necessità di Madoi. Tutti, in modo diverso, erano attratti dal magnetico carisma, dal genio, dalle improvvise e suicide generosità nel regalarepezzi inestimabili, appena dipinti o disegnati. Tutti accorrevano, sia per portargli le sigarette o altri beni di conforto in piena notte alla Torre, mentre lui stava lavorando o richiamati per ascoltare impietriti le sue elucubrazioni o per assistere, trattenendo il fiato, alle creazioni delle sue opere, o solo per tenergli compagnia, sino all'alba.
Non abbiamo mai smesso di occuparci di lui. Abbiamo raccolto, catalogato, promosso, sviluppato. Lo abbiamo incastrato in una Fondazione. Lo abbiamo inserito nelle piattaforme virtuali più disparate, cambiandogli look a seconda dei nostri umori, delle nostre capacità, della nostra rabbia o semplicemente per fargli sapere che, nonostante il suo totale e perdurante disinteresse all'argomento, noi proseguiamo, comunque. L'ultimo atto è il rinnovo totale del suo website, online da ieri con le prime pagine. Andate a vedere. Se collassa, tecnicamente, vorrà dire che non gli piace.

At the Court of Madoi's. We feel like we never left, whether in the past or in all the following years, till this very day. Besides us, Madoi's Court was open to a lot of followers ­ today they might be called in this way, though they were very much alive, real and always on alert ­ of various kinds, according to circumstances, i.e. Madoi's needs. All of them, in a different way, were attracted by his magnetic charisma, by his genious attitude, and/or also by his sudden and suicidal generosity in giving away his master pieces, still fresh of painting. They rushed to the Tower, to bring him cigarettes or whatever other comfort goods in the mid of the night, while he was working or they were called on duty just to listen to his lucubrations or to assist him, breathless and petrified, in his creations, or just to keep him company, till dawn.
We never ceased to take care of him. We have put together all the artworks he left us, archived all his documents, promoted, developed projects. He is now stuck in a Foundation. We have spread his name, his story, his art over all the possible web platforms, changing their look on our moods, on our capabilities, on our rage, or simply to let him know that we dont give up, we wont give up, in spite of his complete and persisting indifference on the matter. Our last effort is the total restyling of Madoi's website. Have a look at the first pages, open since yesterday. A technical collapse would mean that Madoi doesnt like it.

Wednesday, May 8, 2013
Fondazione su Second Life

JANET
Janet.
Chissà chi era, che fine ha fatto, come e dove ha incontrato Madoi.
Guardando questa immagine, densa di una sofferenza unica, potrebbe non essere arrivata a sera.
O forse era una donna, molto bella, dall'aria e dalla vita apparentemente serena, ma con quel ben nascosto retroscena emotivo e disperato che Madoi era maestro nell'individuare, per poi riproporlo come referto pittorico di autopsia dell'animo.

Janet.
We wonder who she might have been, what has become of her, when and where she might have met Madoi.
Looking at this desperate image one might say that she didnt arrive at the end of the day. Or may be that she was a lady, a beautiful lady, living an apparently perfect life while hiding an intimate background full of anguish and despair, and Madoi, a master in discovering hidden secrets and in painting their essence as a sort of soul post mortem reports, left here his witness touch.

Tuesday, May 7, 2013
Fondazione su Second Life

CARDENIO
Cardenio.
Il nome di battaglia da partigiano di Madoi, preso dal Don Chisciotte, personaggio che amava molto e in cui si riconosceva nella caparbia, folle e autodistruttiva inclinazione che lo portava a difendere sempre e comunque gli ultimi degli ultimi e a combattere per i suoi sogni e ideali. In fondo, anche dopo più di 5 secoli, la storia rimane identica e i nemici gli stessi. Prendiamo ad esempio questo bozzetto, questa meraviglia, buttato giù in cinque minuti, come appunto per il prossimo da farsi, in attesa di benestare a procedere. A procedere a dipingere un paese intero: Sesta.
Ai lati vi sono le note di futuri affreschi, gli abbinamenti con i malcapitati proprietari delle case, uno scarabocchio del futuro Icaro, cose così. Questo Don Chisciotte, poi realizzato, alto 5 metri, riempiva tutta una parete di una casa e era uno degli affreschi più famoso. Morto Madoi, in un nostro momento di distrazione da dolore, è stato cancellato per far posto ad una finestra con un balcone. Fantastico.
Cardenio ne vendicherà l' esistenza, prima o poi.

Cardenio, alias Madoi, as a Partisan during the war. He took this name inspired by Don Quixote, the character of the famous romance he loved so much, in his sharing the same stubborn, insane and self destructive inclination in defending with drawn sword the last of the last and in fighting for his dreams and ideals. Even after more than five centuries, history and enemies never changed.
As an example, let's have a look at this splendind drawing, sketched in less than five minutes, as a note for the next work, during the count down period before the approval to start. To start to paint a whole village: Sesta. A drawing full of notes, more precious than the drawing in itself, like the names of the victim house owners linked with the subjects of the paintings, a scrawl for the future Icaro, things like that. This Don Quixote, may be the first and most famous of the 32 fresco paintings in Sesta, with its height of five meters covered almost the entire front wall of an house. After Madoi's death, while we were too distracted by our pain, this poor Don Quixote was cancelled to make room for a balcony. Great. Cardenio will avenge his old times friend, sooner or later.

Thursday, May 2, 2013
Fondazione su Second Life

CONCEDIAMOCI UNA PAUSA
Diamoci tregua e apriamo gli animi. Mi sono resa conto che scrivere al buio, pensare al buio, tentare di scrutare nel buio è molto stancante. Anche perché ti perdi la visione di insieme e non ti rendi conto che un passo più in là ­ guarda caso nella luce ­ esiste, vive ed è pure alla tua portata, ci&0grave; che vai bramando, disperandoti di ottenerlo.
È anche stupido.
È più o meno quello che deve aver pensato Madoi, nel 1973, quando, pregato, supplicato, sollecitato da una delegazione di Mister Bigs di Montecarlo, accettò di esporre al Casinò, in estate. Non che Madoi desiderasse il contesto univoco di un luogo così particolare, non gli mancava certo, ma a forza di dipingere, scolpire, seguire pensieri non certo allegri volendo a tutti costi trasferire pathos e sofferenza per scuotere animi con materiche pennellate, si rese conto di cadere, non sia mai, in un buio pessimismo.
Il successo fu immediato, spontaneo e gratificante. Pur avendo portato ­ per dispetto ­ i suoi lavori più intensi, scuri e di pura denuncia e assolutamente fuori luogo per un evento del genere, le opere vennero tutte vendute a cifre impensabili e l'invito a restare per un tempo illimitato, ospitato in una confortevole dimora a Beausoleil ­ un nome, un programma ­ venne accolto da un Madoi diverso, soggiogato da tanta benevolenza. Purtroppo durù poco. La luce accecante, la lievità delle giornate, la facilità del vivere, tutto questo rese impossibile per Madoi il rimanere più di qualche mese, forse neanche un anno. Poi, richiamato dalla nostalgia della sua Torre e dei sospiri dei suoi fantasmi abbandonati e solitari, lasciò tutto e ritornò alle sue paturnie artistiche.

Let's give us a break and let's open our souls. I realized that writing in the dark, thinking in the dark, trying to focus something in the dark, is very tiring. More so because you lose the global vision of your present and you fail to see that, just a step away ­ that is in the light, by sheer coincidence ­ the object of your desires is there, alive and within your grasp, while you are still despairing to obtain it. Stupid attitude. This should have been, more or less, what Madoi thought, early in 1973, when, after months of courtship by a delegation of some Mister Bigs from Montecarlo, he finally accepted to exhibit at the Casinò, the following summer. Though Madoi was not that keen on exposing his works in such a mundane environment ­ he had already had enough in other similar places ­ he too realized that should he continue to follow his not light moods and transposing all his pathos and sufferance in his paintings, aiming to stir souls with his powerful brush­strokes, he would soon drop dead in a dark pessimism. Never. Not him. Success was immediate, spontaneous and rewarding. Though he dared to exhibit his most intense artworks, choosing them carefully among the darkest ones and completely out of place for an Event of this kind, they were all sold out at unthinkable prices. Moved by such a welcome, Madoi also accepted the extended invitation for a limitless staying, hosted in a comfortable residence up in Beausoleil ­ a name, a fact. Of course it ended soon. The too bright light, the softness of the days, the easiness of this kind of life, all this together was too much for Madoi and he didn't last more than some months, not even a whole year. Then, overwhelmed by the longing for his Tower and attracted by the lonely sighs of his Ghosts, he left this plastic Paradise and returned to his artistic moods.

Wednesday, May 1, 2013
Fondazione su Second Life

CREDIAMOCI
Crediamoci. Che possa cambiare. Che il futuro ci eviterà facce ridotte come questa, risultato di inflitte o auto inflitte ferite, animo compreso. Crediamoci. Che il futuro spazzerà via questa cupezza e buio interiore che fa solo pensare ad epiloghi tragici e inenarrabili. Madoi ha sempre avuto questa insana passione per il drammatico, in ogni sua forma, pur essendo ­ a volte ­ lieve, leggero, gioioso nel suo mangiarsi la vita. Forse erano gli incubi da indigestione di vita a farlo esprimere in questo modo, così teatrale e oltre i limiti di ogni umana speranza. Forse in questo suo perpetuo andare e venire tra arte e vita, vita e arte, in un miscuglio inestricabile di passioni virtuali e reali, di delirio onirico e crudi attestati di realtà quotidiana, ne faceva un mucchio unico condensando il bene e il male, la speranza e l'abbandono volontario di ogni sorta di redenzione.

Let's believe it! Let's believe in the possibility of a change. Let's believe that the future will bring away faces like this one, bearing the signs of violence or self inflicted violence, soul inclusive. Let's believe that the wind of the future will sweep away all this gloom and inner darkness leading inevitably to tragic and indescribable endings. Madoi always had this insane passion for every shade of drama, though he looked ­ sometimes ­ serene and happy in devouring the best of best that he could grab in his life. Or may be that the nightmares resulting from his indigestion of tons and tons of forced happiness had a leading role in his most tragic crossart expressions, so dramatized and beyond the limits of human hope. Or may be that in his constant crossing life/art, art/life paths, in a confused mix of virtual and real passions, of dreams and arid visualizations of daily real life, Madoi mixed them all, angels and demons, hope and intentional self destruction.