SESTA, GLI AFFRESCHI NEL PAESE
Subito dopo il completamento degli affreschi all’ interno della Chiesa, Madoi era talmente inquieto da voler dipingere ovunque,
in Paese.
Dando per scontato che i proprietari delle case in questo piccolo villaggio fossero più che contenti, iniziò a dipingere su ogni
superficie possibile.
La scelta dei soggetti dipendeva dai suoi umori: ritratti di amici in visita, celebrità, aspetti della vita quotidiana del villaggio.
Alla fine del 1965 questi dipinti erano 32.
Dopo la sua morte, nel 1976, sembrarono morire con lui. Ora solo 19 dipinti sono parzialmente visibili e 13 sono stati rimossi, distrutti o spariti.
Solo grazie a vecchie riproduzioni di archivio è rimasta memoria degli affreschi perduti.
Nel 2010, grazie al contributo della Fondazione Cariparma, al coordinamento del Parco Cento Laghi con il supporto del Comitato Sesta-Madoi, della
Provincia di Parma e di altre importanti Istituzioni, otto affreschi dipinti da Madoi negli anni sui muri delle case di Sesta negli anni sessanta,
sono stati riportati al loro originale splendore, sotto l'attenta supervisione del Ministero Beni Culturali, Sovrintendenza di Parma.
Questi primi restauri, eseguiti da Alessandro Madoi, rientrano in un progetto di più ampio respiro volto al totale recupero delle opere lasciate
da Madoi a Sesta e ad una riqualificazione del Borgo.