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Roberto Colombari
Born in Bologna and living there all his life, he is a passionate of his town’s historical adventures, since the very beginning.
A graduate at the local University, though daily working as a professional trainer in human resources for a top private Company, he
started his side career as a writer in 2004 with his first book, La chiamavano Regina esce nel 2004.
After other four books, Del Guasto di Bologna , Bologna, Cronache di Guerra e di Peste,
Il libr delle venture D’oro e del rosso and Lo stendardo de sangue, 2019 is the year of Storia della
terza guerra, written with Luigi Colombari, his father. |
La chiamavano Regina
Pendragon Editions, Bologna, 2004, 240 pages
Thirteen episodes narrating the saga of two bolognese families covering 2000 years of history: from the Etruscan era to the age
of the Bentivoglio. |
Del Guasto di Bologna
Pendragon Editions, Bologna, 2005, 231 pages
The book recounts the turbulent and bloody events that shook the city from the second half of the 1200 - when the struggle between
the families of the Guelph and Ghibelline factions resulted in an inevitable phase of decadence - to 1390, when regained peace, the
city is preparing to celebrate the renewed grandeur by starting the construction of the basilica of San Petronio. |
Bologna, Cronache di guerra e di Peste
Pendragon Editions, Bologna, 2007, 132 pages
Bastiano, the Mercenary and Donato, the Banker guide us in the labyrinth of wars, conspiracies, secrets, alliances and
betrayals which opened with the massacre of Zappolino. Bologna in the 14th century, in an historical fresco in which once again
"The Queen" is the absolute protagonist. |
Il Libro delle Venture D'Oro e del Rosso
Edizioni Pendragon, Bologna, 2011, 381 pagine
Fourth book after a trilogy, D’ Oro e del Rosso is an historical thriller, based on the dramas and crimes
perpetrated in Bologna in 1100.Fights and love of a noble family called to play a leading role in the political and military scene for decades,
in the turmoil of a town so incline to struggle. |
Lo Stendardo di sangue
Edizioni Pendragon, Bologna, 2015, 398 pagine
Bologna, 1161: uno studente viene bruciato sul rogo per avere rapito e ucciso una ragazza; pochi giorni dopo, un feroce tumulto porta al potere il
partito contrario a Federico Barbarossa. Difficile credere che i due eventi possano essere collegati. Il papa ha scomunicato l'imperatore,
l'imperatore ha nominato un antipapa, i comuni italiani si schierano con l'uno o con l'altro dei grandi sovrani o piuttosto combattono il vicino
per antichi rancori, proprio come fanno le grandi casate dilaniate dall'odio e dalla faida. Battaglie in campo aperto, assedi interminabili e
feroci, omicidi nei vicoli della città, mentre la violenza striscia persino nelle sacre mura del più antico monastero bolognese. Difficile immaginarne
il legame. La liturgia della guerra e i tradimenti della storia si mescolano all'ordalia del sangue e ai segreti che dividono le famiglie rivali,
finché non si svelerà l'unico filo capace di svolgere l'intera trama.
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Storie della terza guerra
Edizioni Clueb, Bologna, 2019, 412 pagine
1943, sette studenti dei Gruppi universitari fascisti vivono il dissolversi violento del mondo dentro al quale sono nati e cresciuti, ciascuno
maturando in solitudine le proprie scelte, quando la storia ancora è cronaca e le certezze sono poche. Percorsi che sembrano cominciare nello
stesso punto, per poi allontanarsi, in una città conquistata dalla guerra. Forse questa storia potrebbe essere ambientata dovunque nel nord
dell'Italia, ma Bologna, qui, non è semplicemente uno scenario, perché all'ombra dei portici la "terza guerra" fu qualcosa di diverso.
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Tempi selvaggi. Storia di punk e anarchia
Illustrazioni di Cesare Ferioli Edizioni Clueb, Bologna, 2021, 324 pagine
«Non c’è concetto migliore e più esaustivo di Tempi Selvaggi in riferimento a quei primissimi ’80. Sono stati selvaggi e formidabili quegli anni.
Nessuna nostalgica retorica per momenti in cui eri in costante e serio pericolo. Ne siamo usciti vivi e forti. Forti di una consapevolezza che
un altro mondo è possibile. Chi c’era si ritroverà facilmente in queste pagine, chi non c’è stato, ne può intravedere i tratti immaginandoli nella
loro spietata crudezza». (Tony Face Bacciocchi)
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Diari dalle tre guerre
Edizioni Pendragon, Bologna, 2022, pagine
«Nove persone affrontano lo sgretolarsi del mondo in cui sono cresciute, il solo che hanno conosciuto. La storia si svolge a Bologna fra il luglio
del 1943 e l’aprile del 1945 e racconta la vita di nove giovani che, senza più nessuna certezza familiare e istituzionale, si ritrovano a decidere
se rimanere fedeli al mondo che fino ad allora avevano conosciuto oppure convincersi che sia stato proprio quel mondo a tradirli. La ricerca dei
due autori, interamente basata su documentazione dell’epoca (giornali, rapporti di polizia, stampa clandestina), offre uno spaccato della quotidianità
di quei terribili mesi: dal primo bombardamento aereo a Bologna, all’uccisione di Eugenio Facchini (commissario federale del Partito Fascista
Repubblicano), fino ai racconti drammatici degli attentati e delle rappresaglie. Si lotta contro i tedeschi, lottano gli taliani fra di loro. Ma il
volume descrive con precisione anche una terza guerra: è la lotta per la rivoluzione che ha come obiettivo quello di eliminare i nemici del giorno
dopo, quelli che avrebbero potuto intralciare la realizzazione di un mondo diverso.
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Storie di Guelfi e Ghibellini
Edizioni Pendragon, Bologna, 2024, 463 pagine
Il Medioevo evoca comunemente immagini a tinte fosche, notti eterne, inverni senza fine e spelonche appena rischiarate da fuochi minacciosi, troppo
sinistri per non trasformarsi in roghi purificatori. Il Medioevo di questo romanzo è una dimensione completamente diversa: è il Duecento al massimo
del suo splendore, un tripudio di battaglie, tornei, intrighi, cerimonie, sacrifici, tradimenti ed eroismi. A dare ordine a tutto questo è la scrittura
di Colombari, un incantesimo capace di far vivere le miniature di un manoscritto, i personaggi affrescati sulle pareti di una cattedrale, le figure di
una vetrata gotica incendiata dal sole. Sembra perfino di riconoscere il rumore delle armi, la voce delle tube, il rullo dei tamburi, lo strepito delle
feste, i sussurri della notte. E per ultimo gli odori forti delle cucine, le fragranze degli orti, i miasmi dei cadaveri, il profumo delle cere e degli
incensi. |
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